Nazionale

Bebe vio e quelle stoccate impazzite di gioia

È lei ad aver restituito il tricolore al Presidente della Repubblica dopo il viaggio a Rio. È lei ad aver rappresentato l'Italia con altre eccellenze nazionali, da Roberto Benigni a Paolo Sorrentino, alla Casa Bianca in un pranzo offerto da Barak Obama. È' lei che a 19 anni è forse la medaglia d'oro più famosa, non solo fra i paralimpici, ma anche comprendendo quelli che l'hanno vinto alle Olimpiadi. Bebe Vio è una bellezza della natura, il suo sorriso, la sua grinta, le sue parole: l'Italia s'e innamorata delle sue stoccate. Un giorno preciso. Non quello della medaglia d'oro nel fioretto, no, troppo facile. Il giorno del bronzo, di quella finale per il terzo e quarto posto della prova a squadre, minuti di puro entusiasmo, per noi, ma anche per lei. Perché per Bebe "quel bronzo", conquistato con le sue amiche e compagne Loredana Trigilia e Andreea Mogos, "vale più dell'oro". Per il modo con cui è arrivato in rimonta, per la felicità esplosiva con cui è stato festeggiato.

Bebe Vio ha 19 anni e ha già dovuto scalare diverse montagne. A 11 si ammalò di meningite fulminante e perse una parte delle braccia, amputate all'altezza del gomito, e delle gambe, sotto il ginocchio. Ma dopo i 104 giorni di ospedale, s'e rimessa a vivere di sport, a sognare con lo sport, fino a vincere tutto quello che c'è da vincere nel mondo paralimpico. Al "Corriere della Sera", ha detto: "non chiamatemi poverina, la compassione può essere peggiore dell'indifferenza". Quello che colpisce di Bebe è un sorriso che vuole dire tante cose, il sorriso con cui, quando arrivò la famosa lettera di invito alla Casa Bianca, reagì così: "Oddio, ora come mi vesto?".

Viene da Mogliano Veneto, ha sfilato per Dior, se l'è cavata benissimo davanti a tante prime serate tv, la sua vita non si ferma alle stoccate. Dopo le Paralimpiadi vinte ha combattuto un'altra battaglia, questa volta senza vincere: ha sperato fino all'ultimo di poter conquistare a Roma 2024 altre medaglie prima che la candidatura fosse stoppata dal comune capitolino. Di certo, continuerà ancora a tirare di scherma. Nel futuro, tutti, e un po' lei stessa, la vedono giornalista televisiva. In ogni caso, se la caverà alla grande.